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L’ecografia pelvica: tutto quello che devi sapere e i momenti giusti per farla

A cosa serve l’ecografia pelvica e quando è il momento giusto per farla e quali informazioni può fornire sulla vostra salute? Spesso, di fronte a queste domande, si va incontro a una marea di dubbi e preoccupazioni, soprattutto se non si ha un chiaro quadro delle sue potenziali applicazioni.
Dall’inizio del suo utilizzo negli anni ’50, la tecnologia ecografica ha rivoluzionato il mondo della medicina grazie alla sua capacità di produrre immagini dettagliate degli organi interni senza alcun impatto invasivo sul corpo umano.

L’ecografia pelvica rappresenta una delle più frequenti applicazioni cliniche di tale tecnologia. È indispensabile affrontare questo argomento con consapevolezza ed essere informati su tutto quello che c’è da sapere.
Sono varie le tipologie in cui viene utilizzata questa indagine strumentale, grazie alla funzione che riveste nel monitoraggio dei diversi aspetti della nostra salute riproduttiva, pertanto è necessario capire come interpretare i risultati ed eventualmente come agire dopo.

Cos’è l’ecografia pelvica e a cosa serve?

L’ecografia pelvica è un esame medico non invasivo che utilizza gli ultrasuoni per creare immagini della regione pelvica. Questa procedura è spesso utilizzata per diagnosticare eventuali problemi nella zona dell’addome. nel tratto urinario, nell’apparato riproduttivo femminile e maschile, nelle ghiandole surrenali e nel retto.

L’ecografia pelvica può rilevare anomalie come i fibromi uterini, lesioni ovariche, cisti, infiammazioni e tumori.
Inoltre questo esame può essere utilizzato per monitorare la crescita del feto durante la gravidanza.

L’ecografia pelvica è un metodo sicuro ed efficace per la diagnosi di molte patologie e può essere eseguita su pazienti di tutte le età.

Le diverse tipologie di ecografia pelvica: transaddominale, transrettale e transvaginale

Ci sono diverse tipologie di ecografia pelvica, tra cui la transaddominale, la transrettale e la transvaginale.

Ecografia pelvica transaddominale

L’ecografia transaddominale è la forma più comune di ecografia pelvica ed è eseguita attraverso la parete addominale.
Il paziente viene solitamente posizionato supino e il medico applica un gel conduttore sulla pelle per facilitare il passaggio degli ultrasuoni.
Durante l’esame, il medico muove un trasduttore sulla superficie dell’addome per ottenere immagini degli organi interni. Questo tipo di ecografia è particolarmente utile per valutare l’apparato urinario e gli organi pelvici, come l’utero, le ovaie e la prostata.

Ecografia pelvica transrettale

L’ecografia transrettale viene eseguita inserendo un trasduttore sottile e lubrificato nel retto del paziente.
Questo tipo di ecografia è particolarmente indicato per lo studio della prostata e delle vescicole seminali negli uomini, poiché fornisce immagini ad alta risoluzione di queste strutture.

L’esame può essere utilizzato anche per valutare la parete rettale e per rilevare eventuali anomalie o tumori.

Ecografia pelvica transvaginale

L’ecografia transvaginale è una tecnica diagnostica specifica per le donne che prevede l’inserimento di un trasduttore sottile e lubrificato nella vagina.

Questo esame permette di ottenere immagini dettagliate dell’utero, delle ovaie e delle tube di Falloppio, nonché di identificare eventuali patologie o anomalie.
L’ecografia transvaginale è spesso utilizzata per investigare cause di dolore pelvico, sanguinamento vaginale anormale, infertilità e per monitorare lo sviluppo del feto durante la gravidanza.

Preparazione all’esame: consigli pratici per affrontare al meglio l’ecografia pelvica

La preparazione all’esame di ecografia pelvica richiede alcuni accorgimenti per assicurarsi che il risultato sia il più accurato possibile.

  1. Bere molta acqua: È importante bere molta acqua nelle ore precedenti l’esame per avere la vescica piena e rendere più visibili gli organi pelvici. Inoltre, è consigliabile evitare di urinare prima dell’esame per mantenere la vescica piena.
  2. Rilassarsi durante l’esame: Durante l’esame, si consiglia di essere rilassati e di seguire le indicazioni del tecnico radiologo per respirare correttamente e mantenere una posizione comoda.
  3. Portare documenti medici: È sempre utile portare con sé tutti i documenti medici disponibili, come referti di precedenti esami o terapie in corso, per fornire al medico radiologo tutte le informazioni necessarie per effettuare una diagnosi precisa.

I momenti giusti per effettuare un’ecografia pelvica: controllo periodico o diagnosi

L’ecografia pelvica è un esame non invasivo in grado di fornire informazioni importanti sulla salute di organi come l’utero, le ovaie e la vescica.

Esistono momenti specifici in cui è consigliabile sottoporsi a un controllo periodico dell’ecografia pelvica: ad esempio, se si hanno periodi mestruali irregolari o problemi di fertilità, se si sospetta la presenza di cisti ovariche o fibromi uterini, oppure se si stanno assumendo farmaci ormonali.

L’ecografia pelvica può essere utile anche per la diagnosi precoce di eventuali patologie come il cancro dell’utero o delle ovaie.
Durante la gravidanza, l’ecografia pelvica viene utilizzata per monitorare lo sviluppo del feto e verificare eventuali anomalie o complicanze.
In generale è importante consultare il proprio medico in caso di sintomi anomali o preoccupazioni relative alla propria salute riproduttiva e valutare se sia il caso di ricorrere a questo esame.

Se stai cercando un centro di analisi affidabile e professionale per effettuare un’ecografia pelvica, ti invitiamo a contattarci presso  Aktis Clinique. Con la nostra esperienza e competenza, potrai affrontare l’esame in tutta tranquillità e sicurezza.

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