Gestire una persona malata che soffre: 10 consigli utili
Gestire una persona che soffre è un compito che può risultare difficile e provocare disagio, come stress e ansia. Vogliamo aiutarti a fare in modo che tu sia sereno e che riesca a esplicitare tutte le attività correlate alla persona che stai seguendo nel miglior modo possibile.
Molto spesso, dinanzi a una persona che soffre, la frase più utilizzata è “Non so cosa dire”. Un comportamento del tutto comprensibile e, soprattutto, umano.
Davanti a chi soffre – soprattutto se si tratta di un familiare, si attiva un meccanismo di identificazione che non permette di ragionare con la giusta lucidità rispetto alla situazione.
La famiglia tutta, insieme al paziente, deve affrontare un percorso di gestione della sofferenza.
La famiglia, come il paziente, deve affrontare un percorso, sapere cosa fare e come gestire una persona malata.
Quando una persona cara si ammala di tumore, malattia o altre patologie, occorre fargli sentire la propria vicinanza e il conforto, ma spesso ci si sente inopportuni e mai abbastanza. Non è facile sapere cosa fare, come comportarsi e cosa dire.
In questo articolo, ti spiegheremo come affrontare la malattia, qual è l’atteggiamento giusto da adottare e quali sono i 10 consigli per poter essere d’aiuto.
Come affrontare la malattia di una persona malata
La malattia può essere un momento difficile per tutti coloro che ne sono colpiti, sia per la persona malata che per i suoi cari.
Tutti i pazienti affrontano la malattia in modo diverso, alcuni combattono con il sorriso altri si chiudono in se stessi.
Il modo migliore per affrontare la malattia di una persona malata è quello di essere compassionevoli, comprensivi e gentili. È importante far sapere alla persona malata che ci teniamo a lei e che la sosteniamo in ogni modo possibile.
Prima di capire come aiutare, è importante conoscere quali sono le principali paure che assalgono un paziente.
Quali sono le paure del malato?
La malattia può essere un’esperienza difficile e spaventosa per chi ne è colpito. Spesso, le persone malate si trovano ad affrontare paure e preoccupazioni che possono influire negativamente sulla loro qualità di vita.
Tra le paure più comuni del malato troviamo:
- La minaccia per la salute: la paura di peggiorare o di non guarire;
- Incertezza: la mancanza di informazioni o di un piano di trattamento certo;
- Mancanza di familiarità: il non conoscere la malattia o i trattamenti;
- Sintomi fisici: la paura dei sintomi o del dolore;
- Segni visibili del trattamento o della malattia: la vergogna o l’imbarazzo per i cambiamenti fisici causati dalla malattia;
- Isolamento sociale: la paura di essere evitati o giudicati dalle altre persone;
- La minaccia della morte: La paura della morte è una delle paure più comuni tra le persone malate e può essere particolarmente difficile da affrontare;
- Paura dei trattamenti: la paura degli effetti collaterali dei farmaci o del dolore causato dalle terapie;
- Paura di perdere il controllo: la paura di non essere più in grado di fare le cose che si facevano prima della malattia;
- Paura di non essere in grado di sostenere le proprie responsabilità: la paura di non essere in grado di prendersi cura della propria famiglia o di non essere in grado di lavorare;
- Paura dell’ignoto: la paura di non sapere cosa aspettarsi e di non avere il controllo sulla situazione;
- Paura di essere un peso per gli altri: la paura di essere visti come una seccatura o come una fonte di preoccupazione per gli altri;
- Paura di non poter più fare le cose che si amano: la paura di non poter più praticare attività che si amano o di non poter più fare piani per il futuro.
Comprendere queste paure e preoccupazioni è importante per aiutare la persona malata a gestire meglio la sua situazione e per poter fornire il giusto supporto.
In questo momento, è fondamentale ascoltare la persona cara. Ascoltare, non sentire. Soffermarsi sulle parole, lasciarlo libero di parlare, immedesimarsi nei panni altrui e aiutare ad esprimere le proprie debolezze.
Raccomandare di essere forti e tenere duro, a volte può essere la soluzione, altre volte si rischia di ottenere l’effetto opposto. La paura e lo sconforto sono emozioni naturali e da metabolizzare, lascia che il tuo caro le affronti e impari a gestirle.
Qual è l’atteggiamento giusto da adottare con una persona malata?
Prendersi cura di una persona cara vuol dire assumersi il carico di una grande responsabilità, un puro atto di amore che richiede tempo e tatto.
Prima di capire come poter essere di aiuto, occorre capire se si è la persona giusta. Bisogna conoscere qual è il proprio limite e fin dove è possibile esporsi, senza far del male.
Essere sinceri con se stessi, parlarsi e ascoltarsi, consente di essere autentici anche con chi ha bisogno di noi, di saper vedere le cose dal suo punto di vista e di comprendere al meglio i bisogni. È fondamentale essere onesti e se si è insicuri di potersi prendere carico, è meglio essere chiari sin da subito.
Cosa dire a un malato terminale?
Quando si è di fronte a una persona che soffre, le parole sembrano tutte in vane e prive di significato. La scelta di cosa dire delle volte appare davvero difficile. Se vuoi andare da un tuo parente o amico, ci sono alcune frasi che puoi dire per rompere un po’ il ghiaccio e mettere entrambi a proprio agio, rispettando lo stato d’animo altrui.
- “Se vuoi sfogarti, io sono qui”. Spesso per stare vicino a una persona malata occorre solo restare in silenzio e ascoltare.
- “Cosa vorresti fare ora?” Se il corpo lo consente, ogni giorno potrebbe essere un’occasione per assaporare un po’ di vita. La domanda aperta lascia all’altro la possibilità di dirci di volta in volta cosa desidera.
- “Siamo tutti qui per aiutarti”. Chi sta soffrendo vive una grande solitudine, sapere su chi può contare è fondamentale per la sua condizione.
Quali sono gli atteggiamenti da non usare con una persona malata?
Le parole come malattia e morte oggi vengono usate quasi come un tabù. Due elementi imprescindibili della vita dell’uomo, un ciclo di vita a cui nessuno può scappare, ma di cui molti faticano a parlare.
Uno degli atteggiamenti più comuni è allontanarsi. Quando una persona cara soffre, le persone circostanti sentono di essere inadeguate, inopportune o non abbastanza forti. L’emotività gioca un ruolo fondamentale e il senso di impotenza di fronte a una situazione difficile da affrontare spinge la persona ad allontanarsi, a negare addirittura il problema vissuto dal malato, che invece ha bisogno di tutto l’appoggio per affrontare la situazione.
Cosa è meglio evitare di dire ad una persona malata
Tutte le malattie sono affrontate in modo diverso, ma ci sono delle frasi di circostanza che dovrebbero essere evitate per ogni patologia. Alcune sono queste:
- “Posso capire come ti senti”. A meno chè non si sia stati affetti dalla stessa malattia, nessuno può sapere come si sente una persona che soffre.
- “Oggi ti vedo bene”. Sembra essere una visione positiva e ricca di incoraggiamento, ma per un paziente che lentamente sta morendo è una frase molto infelice.
- “Sii forte”. Una persona che soffre può essere fragile e può anche mollare. Le persone attorno a lei, famiglia e amici, devono essere forti.
10 consigli per essere d’aiuto a un malato
Per avere il giusto approccio nei confronti di un malato abbiamo stilato dieci consigli utili per aiutare una persona cara ad affrontare una grave malattia:
- Sii preparato, lo stato di salute di un paziente cambia in modo repentino, per tale motivo occorre essere pronti a intervenire con urgenza o a organizzare il trasferimento in ospedale. Tieni pronta una borsa per la notte, i numeri di telefono e la lista dei luoghi di cui potresti aver bisogno.
- Organizza attimi di piacere, ordina il cibo d’asporto al ristorante preferito della persona malata, organizza una maratona di film e invita amici a casa. La vicinanza e l’affetto delle persone circostanti possono regalare preziosi momenti.
- Impara a delegare. Anche se assistere un malato vuol dire assumersi delle responsabilità, vuol dire anche imparare a delegare chiedendo aiuto a familiari e amici. Dopo aver strutturato un elenco delle necessità, bisogna individuare dove potrebbe intervenire qualcun altro.
- Incoraggia, nei limiti del possibile, l’indipendenza del malato. Spronarlo, ad esempio, a svolgere alcune semplici attività quotidiane può essere davvero utile
- Informati. Per essere di supporto e aiuto, occorre informarsi sulla condizione clinica della persona cara.
- Valuta le esigenze della persona malata, prenota al suo posto le visite mediche in ospedale e ricorda di seguire la terapia. Se il tuo caro ha bisogno di effettuare esami di medicina nucleare, radiologia o cardiologia a Napoli, visita il nostro sito.
- Chiedi aiuto. Enti di beneficenza, organizzazioni e strutture mediche offrono servizi inestimabili a chi è gravemente malato, se ne hai bisogno non vergognarti.
- Accetta i tuoi limiti. Concentrati solo su ciò che puoi fare, resta disponibile per quel che puoi e considera la possibilità di richiedere assistenza professionale, se dovesse rendersi necessario.
- Lascia al malato il giusto tempo per comprendere, digerire e accettare la diagnosi, la terapia deve essere metabolizzata e resa un’abitudine.
- Coinvolgi il paziente nella vita familiare di tutti i giorni. Non trattarlo come un malato, un’eccessiva protezione può peggiorare il suo senso di emarginazione ed isolamento.
Rivolgiti a uno specialista
I familiari delle persone malate spesso si sentono schiacciati dal forte peso psicologico che portano con sé. Delle volte, le emozioni di rabbia, inadeguatezza, vergogna, ansia diventano insostenibili se non si accetta lo stato di malattia.
Il percorso di accettazione della malattia è lungo e complesso. È composto dalle seguenti fasi:
- Shock: La notizia della malattia può causare uno shock iniziale, con sentimenti di incredulità;
- Negazione, il momento più complesso, consiste di negare che la persona cara è malata. La prima reazione dei familiari è “i medici hanno sbagliato” e continuano a trattare il malato come prima;
- Ipercoinvolgimento, ci si sente addosso la responsabilità dell’altra persona e si cerca di aiutarlo in tutto, anche quando non ne ha bisogno. Se questa fase, si prolunga nel tempo diventa dannosa per entrambi i soggetti;
- Rabbia, l’assistenza diventa sempre più difficile, specie quando sopraggiungono i primi problemi comportamentali;
- Colpa: I familiari possono sentirsi in colpa per non aver fatto abbastanza per prevenire la malattia o per non essere stati presenti abbastanza durante la malattia
- Paura: I familiari possono avere paura per la vita della persona cara e per il futuro.
- Tristezza e solitudine, molte famiglie scelgono di allontanarsi dalla vita sociale peggiorando la condizione di isolamento e assistenza;
- Accettazione, in questo momento si raggiunge un nuovo equilibrio psicologico e interpersonale.
È importante notare che queste fasi non sono lineari e un familiare non necessariamente le attraversa tutte. Inoltre, un familiare può tornare indietro o rimanere bloccato in una o più fasi. La comprensione di queste fasi può essere utile per aiutare i familiari a comprendere e gestire le proprie emozioni durante il percorso di accettazione della malattia del loro caro.
Se conosci molto bene la sensazione di perdere il controllo della situazione, contatta lo psicologo più vicino a te. Lo specialista saprà come guidarti nella accettazione della malattia della persona cara, senza farti perdere tempo prezioso.