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Quanto è importante il rapporto medico paziente

Quanto è importante il rapporto medico paziente?

Il rapporto medico paziente aiuta il processo di guarigione. Il medico usa tecniche di comunicazione per creare una relazione di fiducia con il paziente.

Per definizione, il rapporto medico-paziente è una particolare relazione che si instaura tra un medico, un infermiere e qualsiasi altro professionista sanitario, e un paziente durante il processo di guarigione di una malattia.

A volte si ha l’impressione che della comunicazione nel rapporto medico paziente, se ne parli fin troppo poco. Eppure lo stato di benessere di un paziente e della soddisfazione di una visita è dato anche da questo.

Negli ultimi anni è sempre più forte l’attenzione a questa relazione. Sempre più particolare, e per certi versi, umana, presuppone che alla base ci sia la piena fiducia tra persone, che in realtà si sono appena conosciute.

Si è passati da una condizione di paternalismo, in cui vi era una comunicazione asimmetrica, in quanto il medico era l’unico a possedere le informazioni, a oggi che grazie alla facilità di reperire le informazioni su internet, si è passati all’autodeterminazione che si fonda sui diritti del paziente. L’era in cui il medico predomina il paziente è conclusa.

Il medico ora deve sapersi conquistare la fiducia del paziente, ormai cosa non più scontata.

Come si crea una solida relazione tra paziente e dottore?

Attraverso la comunicazione che è alla base di una relazione interpersonale sana.

Come la comunicazione influenza la relazione con i pazienti?

La comunicazione del medico verso il paziente, incide sulla guarigione di quest’ultimo, sulla relazione tra i due e di conseguenza sulle modalità dell’esecuzione del trattamento.

Se un medico è più empatico, coinvolgente, ma pur sempre professionale, esprime maggiore fiducia e invoglia il paziente a seguire con più determinazione la terapia e a vivere il percorso di cura con più serenità.

Se ti stai chiedendo perché alla base di tutto questo, come per le normali relazioni, c’è la fiducia, te lo spieghiamo subito.

Perché il paziente ricerca idealmente un amore incondizionato e perfetto, che offra la possibilità di seguire passivamente le cure prescritte e deve essere sicuro che non vivrà una delusione da parte del medico.

Avere fiducia nel dottore, vuol dire affidare completamente a quella persona qualcosa da custodire, ovvero la propria salute. Ecco perché il rapporto medico paziente è una relazione composta da fiducia e stima reciproca.

Affinché la fiducia aumenti è opportuno mantenere un alto livello di informazione e comunicazione tra le parti. Il medico che informa il paziente e lo rende partecipe, aumenta la sua consapevolezza e rende il paziente responsabile nella cura della propria salute.

Perché è importante il rapporto tra il medico e il paziente?

In definitiva una buona comunicazione tra le parti permette uno scambio più omogeneo di informazioni circa il paziente, consente un percorso di cura più sereno e, secondo gli studi, aumenta la possibilità della guarigione.

Senza contare che un buon rapporto genera un sano passaparola e la promozione a costo 0 dei servizi offerti.

Quali sono i giusti metodi per comunicare con i pazienti?

Abbiamo preparato una lista di quattro consigli su come rapportarsi con i pazienti.

4 consigli per implementare il rapporto medico paziente

Un buon medico deve sapere curare, oltre alle patologie, la relazione tra lui e il proprio paziente. Continua a leggere per conoscere i nostri consigli per comunicare al meglio:

  1. Fare le giuste domande. Vuol dire porsi in maniera differente rispetto alla persona che si ha di fronte. Può sembrare una cosa banale, ma fare domande con un tono freddo e distaccato comporta spesso risposte poco sincere, per vergogna o soggezione. Al contrario, un’intervista più amichevole e confidenziale consente di ottenere maggiori informazioni sulla storia clinica del paziente e sulla patologia che sta affrontando. Questo approccio lo farà sentire importante e ascoltato. In questa fase è opportuno prestare attenzione a ciò che il paziente ha da dire.
    Il medico, oltre ad ascoltare cosa il paziente dice, deve saper intercettare anche il modo in cui il paziente racconta, è importante per analizzare come descrive il problema, quali sono le interpretazioni e quale sintomi enfatizza di più rispetto a un altro.
  2. Conoscere l’esperienza soggettiva del paziente, spesso quando il paziente arriva in un ambulatorio medico ha già avuto esperienze con gli altri specialisti del settore. Occorre conoscere qual è l’esperienza soggettiva del paziente, come sono andate le altre visite, se è un soggetto ansioso o se è la prima volta che si trova in tale situazione.

In questi casi occorre rassicurare il paziente per prevenire eventuali avversioni nei confronti della terapia o del medico stesso. Come?

  1. Ponendo attenzione ai livelli di comunicazione. I livelli di comunicazione sono verbale, tutto ciò che riguarda l’utilizzo della parola; para verbale che riguarda invece il tono di voce, il timbro, il volume e non verbale, ovvero il linguaggio del corpo.
    Spesso durante una conversazione ci si dimentica di fare attenzione ai livelli para verbali e non verbali, da cui in realtà provengono le vere informazioni che l’interlocutore riesce a interpretare e riconoscere come un messaggio.
    Quando è il paziente che parla, occorre porre la propria attenzione sui gesti, postura, timbro della voce per poter leggere le sue emozioni e preoccupazioni.
    Di conseguenza, il medico deve rispondere con un atteggiamento in grado di rafforzare il legame, di metterlo a proprio agio e di confortarlo.
  2. Applicare la tecnica del ricalco. È una tecnica molto complessa, ma garantisce una forte sintonia tra il paziente e il dottore. Prevede che il medico debba imitare alcune espressioni o caratteristiche nel modo di parlare o di muoversi del paziente.
    Lo scopo è quello di creare una sintonia e di consentire a quest’ultimo di riconoscersi nel medico.
    Ad un certo punto della conversazione, i due avranno un tono di voce molto simile, posture simmetriche e utilizzeranno espressioni linguistiche molto affini, assomigliando l’una all’altra. Per rendere il ricalco più semplice ci sono dei consigli che possiamo darti:

    • Se il paziente durante la conversazione ha un tono di voce molto basso perché è in tensione oppure è preoccupato, il dottore deve avere lo stesso tono. Altrimenti, se parlasse con un tono squillante e alto, aumenterebbe la distanza tra lui e il paziente.
    • Attenzione all’espressione linguistica, se il paziente utilizza spesso una parola o tende a parlare un po’ più in dialetto, il medico deve cercare di inserire la stessa parola all’interno del discorso e di utilizzare un linguaggio poco forbito. Per rendere più comprensibile e accessibile il suo messaggio.

Instaurare una relazione solida e a lungo termine con il proprio paziente determina una maggiore consapevolezza del proprio lavoro e rappresenta un beneficio per entrambi le parti.

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